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Da vicino nessuno è normale

Da vicino nessuno è normale

Visto da vicino nessuno è normale“ è la frase che disse Franco Basaglia, padre della legge 180, che chiuse per sempre i manicomi e una lunga sequenza di orrori e prevaricazioni. Basaglia era convinto che nessuno di noi può dirsi pienamente sano mentalmente e che, nella cura della malattia mentale, fosse necessario mettere al centro la dignità della persona.

Anche se, come è auspicabile, la medicina fosse in grado di estirpare le sofferenze e i drammi della follia, la città avrebbe ugualmente bisogno di ricordare, di fare propri alcuni aspetti che sono stati intimamente connessi ai comportamenti dei folli, dovrebbe cioè arricchirsi di una voce che, pur apparendo all’inizio dissonante, darebbe un significato diverso, più profondo a ciò che finora è stato definito lo spazio della ragione. Giovanni Michelucci

In collaborazione con l’Associazione Cittadinanza e Salute OdV attiva dal 1997 nella tutela dei diritti di persone con sofferenza mentale abbiamo curato la realizzazione di un podcast in cui si intrecciano le voci, le storie e le emozioni di persone che abitano nei quartieri di San Felice – dove ha sede l’ex ospedale psichiatrico della città di Vicenza – di San Lazzaro e Viale Milano.

Sì perché se è vero che si usa dire “Ah ti te vien da San Feise” come ad intendere  “sarebbe meglio che ti facessi vedere da uno bravo!” è altrettanto vero – da quello che ci hanno raccontato – che anche l’essere di San Lazzaro o delle zone limitrofe alla stazione è associato a molti pregiudizi! Quartieri oggetto di cronaca quasi quotidiana. Quartieri stigmatizzati, luoghi loschi e tetri, insicuri e degradati, con una nomea che da sola fa rabbrividire. Lo stesso marchio che spesso viene apposto su coloro che soffrono di un disturbo psichico “È matto, è pericoloso e va rinchiuso!”. 

Possiamo dire di aver viaggiato per più di otto mesi, anche se eravamo a pochi passi da casa. Abbiamo viaggiato grazie alle storie di tutte le persone che abbiamo incontrato: chi ci ha portato nella San Lazzaro del dopoguerra, nella Piccola Parigi, ai tempi dei laghetti, dei pescatori e delle cinque corti; chi – con l’orgoglio di essere nato proprio a San Lazzaro e non in ospedale – ci ha raccontato di una sesta corte quella “dei tosi e delle tose”, i ragazzi degli anni ‘80 e le bande della Ringhiera e della Curva, la nascita dell’Oratorio nel ‘96 e l’impegno di tutte le persone coinvolte in Parrocchia, le lotte del Comitato Pomari, la Compagnia teatrale Lo Scrigno e molto altro. Abbiamo ascoltato più di ottanta persone che abitano o lavorano in questi due chilometri e mezzo di strada; persone che a loro volta ci suggerivano altre persone con cui fare una chiacchierata. 

Ascolta tutte le puntate del podcast.

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